Rifiutiamo il compromesso raggiunto da Consiglio e Parlamento europei sulla direttiva contro la violenza sulle donne, in cui si è recepito il principio per cui un rapporto sessuale senza consenso è stupro, ma senza l’indicazione di reato europeo. Non può esistere lotta di liberazione dei popoli senza la liberazione delle donne e di tutte le soggettività oppresse e dei corpi non conformi.
Per il diritto delle donne al lavoro, un lavoro che non sia recintato tra le mura domestiche, lavoro che non sia solo di cura e accudimento della prole. Lavoro come espressione di sé, realizzazione e socializzazione di tecniche, saperi e creatività. Lavoro delle donne liberato, liberazione dalle catene del capitalismo e dei ruoli fintamente naturali.
Per l'autodeterminazione delle donne: sessuale, di genere e riproduttiva. Viviamo in un paese dove sempre più spesso il diritto all'aborto è minacciato anche sul piano istituzionale e giuridico. Non accettiamo giochi di potere contro le libere scelte delle donne, che implicano anche poter scegliere di non riprodursi e di non essere madri. In una prospettiva transfemminista rivendichiamo la stessa libertà in fatto di identità di genere e sessualità. Oltrepassando le barriere sociali imposte dal patriarcocapitalismo il femminismo apre la via per la liberazione dell'intera umanità.
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