Nei giorni scorsi una delegazione del Partito della Sinistra Europea tra cui Anna Camposampiero dell’esecutivo della Sinistra Europea e candidata alle elezioni Europee per “Pace Terra Dignità” si è recata nei territori occupati da Israele nella Cisgiordania e dichiara: ” Ci siamo recati due giorni fa nei territori occupati in Palestina per effettuare una serie di incontri e rendersi concretamente conto della situazione. Durante la visita – per le condizioni date ha potuto visitare solo Ramallah e Gerusalemme – ha avuto modo di verificare come, se a Gaza si sta perpetrando un vero e proprio genocidio, in Cisgiordania si definiscono condizioni di oppressione attuata con infiniti strumenti. Gli insediamenti dei coloni che hanno frantumato l’intero territorio della cosiddetta West Bank, oltre 800 mila persone, hanno concretamente reso impossibile ogni continuità territoriale. Girano armati, spesso scortati dall’esercito ed hanno potere di vita e di morte. Ma non basta, ogni spostamento delle cittadine e dei cittadini palestinesi incontra ostacoli, l’economia è ferma, e si prevede la chiusura delle banche palestinesi, mentre in nome della sicurezza si moltiplicano gli arresti in regime di detenzione amministrativa di uomini, donne e bambini, incarcerati senza processo né accusa. La fine dell’occupazione, la rimozione degli insediamenti, dichiarati illegali anche dall’Onu, la restituzione di uno status di cittadinanza a chi, palestinese a Gerusalemme ne risulta oggi privato, circa 200 mila persone, sono precondizioni perché si possano aprire trattative, delineare ipotesi di futuro, tornare a parlare di pace. E si faccia attenzione: quanto accade oggi a Gaza, con le azioni dell’Idf compiute in spregio della comunità internazionale, potrebbero verificarsi con effetti devastanti e ancora più distruttivi in West Bank. Per questo è prioritario il cessate il fuoco, ma anche la fine dell’occupazione.”
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