A partire dai conflitti in corso, ma non solo, proviamo a parlare di pace, e quindi necessariamente di guerra, per individuare strumenti, pensieri, azioni che ci portino a uscire dalla terza guerra mondiale a pezzi che stiamo vivendo, sottolineando che la natura della guerra, fatta sì di bombe, genera e alimenta tutte le forme di ingiustizia e insicurezza sociali: la precarietà di lavoro e di vita, l'impoverimento materiale e non solo, l’inquinamento, il razzismo.
La narrazione politica oggi prevalente pretende di costringere tutti e tutte verso un futuro inesorabilmente e ineluttabilmente fatto di sacrifici, economici e sociali; dove la costruzione del "nemico" è strutturale e funzionale al modello economico e comportamentale di tutta la società: uno stato straniero, una persona straniera, una persona emarginata, una persona povera.
Rimettiamo al centro del dibatto questo pensiero forte, la pace: cessate il fuoco prima di tutto, e poi torniamo a immaginare e costruire una società migliore.
Martedì 28 maggio
MILANO, Via Modica 8 h. 18.30
Salone della Cooperativa Barona Ettore Satta
Ne parliamo con:
Angelo D’Orsi, candidato Pace Terra Dignità
Anna Camposampiero, candidata Pace Terra Dignità
Noor Shihadeh, candidata Pace Terra Dignità
insieme a:
Anna Maria Variato, Docente di Economia dell’Università di Bergamo
Luca Benedetti, Coordinatore Camera del Lavoro Giambellino
Modera: Stefano Amann
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