Video della conferenza stampa dopo l’incontro con il Comitato dei Garanti, il 29 maggio 2023
A Milano c'è un Sindaco che evidentemente, sta perdendo il controllo di sé e pensa di essere il Padrone della città. Il Sindaco si chiama Sala. Milano ha un chiaro regolamento che consente l'uso del Referendum e istituisce un "Comitato dei Garanti" che ne sovrintende la legittimità regolamentare. Esiste un Comitato Promotore "Referendum x San Siro", che raccoglie 1000 firme e le deposita. Arbitrariamente il Comitato dei Garanti giudica inammissibile la richiesta e la possibilità di raccogliere le restanti 14000 per indire il Referendum. La Magistratura a cui si rivolgono i cittadini, sanziona l'arbitrario giudizio dei Garanti, ricordando in sentenza che essi non possono entrare nel merito politico della richiesta, ma solo attenersi al regolamento comunale. Bene ora devono esprimersi di nuovo. Il Sindaco Padrone, fa incontrare con suoi "facilitatori" in modo arrogante e assolutamente lesivo dei diritti dei cittadini, i Garanti e le squadre di Milan e Inter. Che ci azzeccano le società private di Milan e Inter in una procedura regolamentare per un Referendum? i Garanti non sono già stati sanzionati dalla Magistratura (da ordinanza: È stato consentito l’ingresso nel procedimento di memorie rese da soggetti (le società calcistiche) terzi rispetto al procedimento”?)
I Garanti hanno incontrato il 29 maggio il Comitato x il Referendum.
Il Sindaco Padrone dichiara che è il Comune e non un Referendum a dover decidere su San Siro. A suo parere tanto è inutile perché i cittadini non si recherebbero al voto e quindi è meglio che decida lui. Siamo al delirio di un Sindaco. Che paura ha Sala? Cosa deve difendere? Che promesse ha fatto a Milan e Inter per agire così?
Noi pensiamo che la partecipazione non possa essere a corrente alternata, o simulacri di essa come le comparsate di eventi marketing di "ascolto della cittadinanza". Il REFERENDUM X San Siro è la cartina di tornasole della maggioranza di centro sinistra che deve decidere se dopo gli scempi di consumo di suolo fatti, voglia anche fare scempio di ogni partecipazione reale.
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